Formazione difesa Krav Maga: i passaggi di cintura, un traguardo tutt’altro che scontato

Gli esami non finiscono mai” diceva Eduardo De Filippo. Ad ogni passo compiuto nel lungo percorso della vita, l’esame è una tappa fondamentale. Nella formazione difesa Krav Maga, l’importante è arrivarci preparati. Anche nella nostra disciplina gli esami non sono relativi ma assoluti. Perché? Perché crediamo nella formazione dei nostri allievi. Formazione, per noi del Krav Maga Training Center, vuol dire preparazione. E preparzione vuol dire sopravvivenza nel fitto, potente mondo del Kalah. Esami di Kalah, a cosa servono? Qual è il senso di una verifica per un istruttore, all’interno di una classe che vede ogni lezione? Quale l’utilità dei gradi e di un passaggio di livello?  In molti sistemi vengono usati dei metodi di gradazione per riconoscere all’allievo il livello raggiunto.

Le arti marziali sono forse quelle più note per il sistema comunemente accettato delle cinture. Una frase nota nell’ambiente recita: “La cintura serve solo per tenere su i pantaloni”. Ma che si tratti di cinture, patch o certificati il discorso cambia poco. Una cintura, una patch, un certificato non combatterà per te e di sicuro non impressionerà un aggressore. Ecco perchè nel Kalah l’allievo deve essere preparato, impegnato per la realizzazione di un importante obiettivo. Quindi? Quale beneficio concreto porta all’allievo l’essere esaminato? In cosa l’esperienza della prova d’esame rende più agevole il percorso di apprendimento? Perché, di questo si tratta.

Il valore degli esami di Kalah è riscontrabile su più piani differenti.

Un primo riguarda la natura dell’esame stesso. Quello che è poco intuitivo è che il primo ad essere valutato è l’istruttore stesso e di quanto le lezioni fatte in classe sono state efficaci in termini globali. Di conseguenza l’esame non è un test sulla persona quanto piuttosto una verifica su quanto la persona è riuscita ad usufruire degli allenamenti.

Una maggiore focalizzazione sulla comprensione del programma di Kalah.

Un programma ben ideato offre assieme alla mera conoscenza delle tecniche anche la struttura di come queste tecniche lavorino sinergicamente l’una con l’altra. Logica di utilizzo e strategie diventano parte sostanziale al cui interno, automaticamente, queste tecniche si sviluppano e trovano senso. Studiare per un programma rafforza questo aspetto e rende il sistema funzionale e rispondente alla sua progettazione: Rendere l’allievo capace di utilizzare strumenti efficaci, in breve tempo e con un ampio ventaglio di applicazione.

Valore aggiunto ai feedback sulle tecniche.

L’importanza di dare dei riscontri esterni agli allievi durante gli allenamenti ha un valore molto rilevante. In un certo senso può essere definito una vera e propria bussola che li guida nel loro miglioramento. Quelli forniti in sede d’esame hanno un valore aggiunto. In una parola, rimangono più impressi per via del valore emozionale che l’esperienza dell’esame procura. Questo ha un’importante ricaduta su quelli che sono i successivi allenamenti. In un certo senso si crea un circolo virtuoso.

Il tutto consente una maggiore comprensione del percorso formativo.

Riconoscere da dove si è partiti.Capire dove si è al momento e quindi avere chiaro dove ci si sta spingendo e per cosa ci si sta allenando. Se nelle lezioni regolari l’intento principale dell’insegnante è quello di fare si che gli allievi acquisiscano delle abilità, attraverso la sessione d’esame si fa in modo che gli atleti possano prendere coscienza di quanto raggiunto. Un traguardo tutt’altro che scontato.