Arti marziali difesa personale la soluzione anti stalking si chiama Krav Maga

Anche Elisabetta Canalis ha scelto il Krav Maga. La sua motivazione è seria, ponderata e saggia al pari di quante scelgono questa disciplina per difendersi dalla violenza. L’ex velina, vittima di stalking, per difendersi da possibili aggressioni ha deciso di gettarsi anima e corpo sulle tecniche del Krav MagaMa perchè è così importante scegliere tra le arti marziali difesa personale il krav maga? Cerchiamo di contemplare il crescente fenomeno delle iscrizioni ai corsi, soprattutto al femminile, e puntare l’attenzione su quali sono le cause e i motivi di questo successo
Bullismo, furti, stupri, aggressioni, omicidi: le nostre case, le nostre scuole, le strade, i parchi dovrebbero essere luoghi in cui sentirsi tranquilli e sicuri, ma così molte volte non è. Non passa giorno in cui la cronaca non ce lo ricordi. Subire e rassegnarsi oppure ribellarsi e opporsi?
Oppure potete optare per un altra soluzione, la più logica: fare il possibile per sopravvivere. Questo è  il Krav Maga, che letteralmente significa “combattimento a corta distanza”. Una tecnica ideata dagli israeliani per difendersi, attraverso un’intelligente e immediata valutazione della pericolosità dell’aggressione e riuscendo a scegliere l’azione più efficace e rapida da utilizzare per salvaguardare la propria incolumità.
Questo sistema di difesa, è abbastanza facile da assimilare, in quanto non vi è nulla di superfluo, ma solo pragmatismo, istintività, velocità di esecuzione delle azioni, fino all’eliminazione del problema. Tradotto significa: dileguarsi, o colpire e fuggire, oppure neutralizzare l’avversario. È solo da circa un decennio che il Krav Maga è divenuto una realtà di self defense anche per i semplici cittadini e non solo per le forze armate. Per questo motivo le diverse federazioni hanno scientificamente sviluppato metodi specifici adatti a ogni individuo, di qualsiasi corporatura, per cui donne, uomini e giovani, che vogliono potere autodifendersi in qualsiasi luogo e circostanza. A piedi, in auto, in ambienti chiusi o all’aperto.
Questo aspetto di preparazione emotiva occupa circa la metà del tempo dedicato all’allenamento. Dal momento che questa disciplina nasce nel tentativo di sopravvivere a una aggressione improvvisa in un luogo non protetto, vengono utilizzate tecniche particolari che mettono sotto stress il praticante, come ad esempio l’allenamento ad occhi chiusi. Gli allievi si adattano alle nuove situazioni attraverso l’improvvisazione, una caratteristica importante e unica di questa tecnica. Naturalmente, tutto ciò richiede di usare la mente tanto bene quanto il corpo e il Krav Maga sviluppa, attraverso l’addestramento, l’aspetto psicologico così come l’azione fisica.
Ma il Krav Maga è un’arte marziale? In effetti, non ha nulla a che vedere, sebbene, dalle arti marziali, in particolare dal Judo, Ju-Jitsue, Kung-fu, Karate e Thai Boxe, abbia attinto molto. La differenza sostanziale sta nel fatto che l’arte marziale normalmente predilige un’impostazione attendista, che lascia all’avversario la prima mossa, mentre il Krav Maga punta a una rapida neutralizzazione dell’aggressore prima che questi possa diventare una minaccia o, in alternativa, mira a trovare una via di fuga. Quindi, due modi di concepire ‘il corpo a corpo’ molto differenti.
Quali sono i principi del Krav Maga?  L’obiettivo primario è quello di riuscire a tornare a casa sani e salvi. Per questa ragione, il Krav Maga prepara un individuo a essere pronto a tutto ciò che è necessario fare per sopravvivere a un’aggressione. Molte delle tecniche insegnate (come i colpi mirati agli occhi o ai genitali) non sono assolutamente permesse negli altri sport quali, ad esempio, la boxe e l’MMA. Un approccio aggressivo e anticipatorio che in situazioni di vita quotidiana, e non bellica, può portare a complicazioni di natura penale. Tant’è che nell′ambito civile della difesa personale, la Federazione (FKMI) si avvale di istruttori esperti che insegnano a utilizzare determinati colpi solo in casi estremi di pericolo per la propria vita.
Il secondo principio è la semplicità e l’immediatezza dell’esecuzione. In strada, non essendoci regole, non ci si può permettere scontri prolungati, mentre diviene necessaria una reazione precisa e veloce che riesca a annullare il pericolo imminente. Terzo principio: essere in grado di reagire da posizioni di svantaggio, come ad esempio, contro un aggressore più forte o armato. L’efficacia delle tecniche non è fondata sulla forza fisica, sulla stazza o sulla capacità atletica del praticante, ma sull’economia di movimento e l’esplosività del contrattacco diretto contro punti sensibili del corpo umano. Quarto principio: nel Talmud, il testo classico dell’ebraismo, c’è scritto: “Se hai preso troppo, non hai preso nulla, se hai preso poco, hai preso!” In pratica, non sopravvalutate le vostre abilità, fate il minimo indispensabile per portare a casa la pelle. Viceversa potete rischiare moltissimo.
Quali sono le tecniche base del Krav Maga?  Come abbiamo già detto, le tecniche proposte durante le lezioni devono poter essere applicate in situazioni di self defense il più reali possibili, perciò, di volta in volta, gli istruttori creano delle circostanze ad hoc, cui l’allievo coinvolto è costretto a reagire. Per questo i partecipanti ai corsi devono imparare a neutralizzare un attacco, colpendo molto rapidamente i punti più vulnerabili del corpo umano, come nuca, tempie, occhi, gola, ginocchia, genitali. Come? Colpi sia a mano aperta sia chiusa, calci e ginocchiate tipici della Thai Boxe, difesa da attacchi con bastoni, coltelli e armi da fuoco, mosse che possano evitare soffocamenti e prese di vario tipo, ma anche tecniche psicologiche utili a fare per dissuadere l’aggressore.