MMA o Krav Maga? E’ tutta una questione di scenario

In molti ci chiedono “MMA o Krav Maga?” Domanda legittima soprattutto se relazionata alle discipline di arti marziali  più praticate in Italia e all’estero. E’ un pò come chiedere ad un bambino chi sia migliore tra mamma e papà. Lo sono entrambi, ma ognuno con le sue qualità. Dipende da cosa cerchiamo e cosa crediamo possa esserci utile in un determinato momento della mia vita. Ambedue le discipline posseggono forza, potenza e una infinità di varianti tecniche efficaci e funzionali al loro specifico utilizzo.  Cosa differenzia in sostanza l’una dall’altra? Lo scenario. Per meglio entrare in argomento vogliamo proporvi un esempio che ci aiuterà ad addentrarci meglio nella materia trattata.

Prendiamo in prestito due soggetti dal mondo dell’arte. Da una parte un attore di prosa, bravo e preparato tecnicamente, ma abituato sempre e solo a calcare il palcoscenico e quindi, in buona sostanza,  al riparo all’interno di un teatro. Dal lato opposto quello che comunemente chiamiamo artista di strada, anche lui bravo tecnicamente, ma maggiormente abituato a scegliere un contatto più prossimo con il pubblico.

Mentre l’uno, a dispetto di tempo buono o cattivo, di caldo o freddo, ripasserà le battute seduto all’interno del suo camerino, con il pubblico comodamente seduto in sala in attesa della star pronta, a fine spettacolo, a godersi applausi, bis e, a fine serata,  tavolo apparecchiata in trattoria;  l’altro, invece,  incurante delle condizioni atmosferiche, costretto a cambiarsi in un bagno pubblico e incerto sulla quantità e qualità del suo pubblico,di quanto raccoglierà dal suo cappello a fine serata, ma sempre e comunque pronto a tutte le incognite ed emergenze che solo la strada può e sa riservare.

Naturalmente i due soggetti potrebbero facilmente scambiarsi i ruoli, ma siamo convinti che solo uno dei due, a cambio avvenuto, presenterebbe difficoltà d’ambientamento. Con ciò vogliamo dire, dopo quest’ampia premessa, che il combattente MMA ha come luogo sacro e terreno di scontro la gabbia con tutte le sue regole d’ingaggio che non prevedono,ad esempio, l’utilizzo di armi sul tappeto. Di contro il combattente e praticante di Krav Maga abituato e allenato a ragionare in termini di aggressioni con coltelli, pistole, spranghe, machete in ambienti urbani, sulla strada si avvale di un’esperienza allo scontro in cui non esistono nè regole e nè round ma un’unica e sola peculiarità: lottare fino alla fine per salvarsi la vita.

Vi lasciamo con quanto ha dichiarato sull’argomento l’Istruttrice inglese di Krav Maga, Kelina Cowell : “L’MMA è uno sport. Krav Maga è un sistema di autodifesa . Se vuoi imparare l’autodifesa, allora impara un sistema di autodifesa. Non imparerai mai le difese da coltello, le tattiche per affrontare da più aggressori e l’addestramento in uno scenario di vita reale (essere rapinato al bancomat, il furto d’auto, lo stupro, il combattimento con i bar ecc.) in una classe MMA. “