Training center Krav Maga autodifesa Kalah: a Catania i passaggi di cintura

Un festa prima di tutto. Grandi e piccoli uniti in corpo e spirito sotto l’egida edificante del Kalah System e di  Idan Abolnik che da lontano ha seguito e supportato  i suoi allievi .Una grande festa, soprattutto.. Ricordiamo che Catania è la prima città in tutto il Sud Italia ad ospitare i passaggi di cintura relativi alle tecniche del  Kalah System. Forza e tenacia. Sudore e fatica, gli allievi del Krav Maga Training Center hanno spinto sull’acceleratore della volontà e gettato cuore e fiato oltre l’ostacolo. Unità di mente e corpo, questo è in sintesi il metodo ideato da Idan Abolnik e che il Maestro Andrea Buffo ha sposato con intelligenza e intraprendenza fino alla creazione di una classe di Istruttori e allievi pronti a tutto. I colori delle cinture sono sempre quelli: giallo, arancione, verde, blu, marrone e nero, a cambiare, però, è l’intensità. Qualcosa di mai visto finora in Italia ma che sta velocemente coinvolgendo quante più anime possibili.

Gli allievi si sono dati battaglia sul tatami e dai loro sguardi, dalla loro tenacia, in palio  c’era più di un passaggio di grado, ma la vita stessa. Merito del lavoro eseguito in palestra, dove non si fanno sconti a nessuno, si lotta e si simula un’aggressione con tutte le sue variabili. E’ questo il Kalah, bellezza. Gli esaminandi hanno dato il massimo, entusiasti e paghi del lavoro svolto. Due minuti a testa per fronteggiare quattro, anche cinque aggressori: o sopravvivi o sopravvivi, tutto il resto non conta. Non valgono applausi, medaglie, strette di mano e complimenti: la cintura te la devi guadagnare. Cambio di mentalità, prima di tutto. Tutto questo si traduce in serietà e professionalità, il resto sono chiacchiere da pseudo seminari e corsi di autodifesa utili come un tapis rulant nel bel mezzo del deserto. Il Kalah non vende un prodotto confezionato con cui farsi belli alle feste e ai raduni di mezzeseghe. Il Kalah racconta la paura, te la fa percepire, vivere; lavora sulle tue fobie, stimolando l’ istinto di autoconservazione. Gli uomini e le donne che hanno vissuto questa giornata di festa, spingendosi oltre il limite, sanno che quella cintura l’hanno conquistata con onore e sacrificio, fieri del lavoro svolto perché portato avanti con un solo scopo: salvare se stessi e sopravvivere.